Educazione continua in medicina (ECM) è un programma nazionale di attività formative. L’ECM prevede il mantenimento di un elevato livello di conoscenze relative alla teoria, pratica e comunicazione in campo sanitario.
Educazione continua in medicina (ECM) è un programma nazionale di attività formative, attivo in Italia dal 2002. L’ECM prevede il mantenimento di un elevato livello di conoscenze relative alla teoria, pratica e comunicazione in campo sanitario.
Il programma è stato adottato da tutti i maggiori Paesi del mondo. In Italia è obbligatorio per tutti i professionisti della sanità con il fine di mantenersi aggiornati e competenti. Il programma ECM comprende l’insieme di organizzazione e controllo delle attività formative di chiunque lo desideri effettuare, da società scientifiche a fondazioni, a reparti, università ed associazioni.
Ogni operatore sanitario provvederà alla sua formazione in ambito ECM in completa autonomia cercando di rispettare e prediligere quegli obiettivi di interesse nazionale e regionale che sono stati prefissati dall’apposita Commissione nazionale per la formazione che ha individuato, ai sensi dell’art.16-ter, comma 2, del decreto legislativo 19 giugno 1999, n.229 e successive modificazioni, i temi prioritari di ECM come obiettivi formativi d’interesse nazionale. La partecipazione al programma ECM è un dovere previsto anche dal codice deontologico, ed un obbligo confermato dalla sentenza del TAR n. 14062/2004 del 18 novembre 2004.(Decreto Monti 2012)
Altresì anche il datore di lavoro non può opporsi alle richieste di aggiornamento, come confermato dalla sentenza del Tribunale di Pescara del 26 giugno 2013, n. 887[1] e previsto dall’ex art. 21 CCNL 2001, che riconosce i giorni d’aggiornamento come giornate lavorative.
Il programma ECM prevede l’attribuzione di un numero determinato di crediti formativi per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie.
La Commissione ha ritenuto opportuno prevedere una progressione nel numero di crediti acquisibili annualmente, istituendo un programma definito per i cinque anni a partire dal 2002 fino al 2006; dovevano essere conseguiti progressivamente fino ad un totale di 150 crediti formativi. Nel 2005 i crediti sono stati diminuiti a 30 e riconfermati 30 nel 2006, per un totale di 120 crediti.
2002: 10 crediti
2003: 20 crediti
2004: 30 crediti
2005: 30 crediti
2006: 30 crediti
In data 1º agosto 2007 è stato siglato l’accordo Stato–Regioni concernente il Riordino del sistema di Formazione continua in Medicina. Nell’accordo è riportato, tra l’altro, che ogni operatore sanitario deve acquisire 150 crediti formativi nel triennio 2008-2010 secondo la seguente ripartizione: 50 crediti/anno (minimo 30 e massimo 70 per anno) per un totale di 150 nel triennio 2008-2010. In particolare, dei 150 crediti formativi del triennio 2008-2010, almeno 90 dovranno essere “nuovi” crediti, mentre fino a 60 potranno derivare dal riconoscimento di crediti formativi acquisiti negli anni della sperimentazione a partire dall’anno 2004 fino all’anno 2007.
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